Per mantenere un corretto equilibrio nel sistema acqua-suolo-pianta è fondamentale conoscere anche le proprietà idrologiche del suolo e, tra queste, la sua capacità di trattenere acqua (potenziale idrico). L’acqua, infatti, all’interno del suolo non è libera ma è coinvolta in una serie di forze per le quali la pianta deve compiere un lavoro al fine di ottenere il suo fabbisogno.
Esiste una relazione tra il potenziale idrico del suolo ed il contenuto d’acqua al suo interno. Questa relazione è espressa attraverso la curva di ritenzione idrica: utilizzando specifiche forze di pressione è possibile, infatti, conoscere il contenuto d’acqua a diversi valori di potenziale. Secondo le caratteristiche chimico-fisiche del suolo (contenuto di sostanza organica, struttura degli aggregati, macroporosità e microporosità) risulteranno delle curve di ritenzione idrica differenti (Fig. 1). Inoltre, sappiamo bene come una cattiva gestione del suolo può portare a problemi di compattazione, distruzione degli aggregati, riduzione della componente organica, con conseguenti difficoltà di drenaggio e di ritenzione idrica.
Fig. 1 – Curve di ritenzione idrica di un suolo argilloso e uno franco sabbioso. Modificato da Brady (1984). (da Basi di Pedologia, G. Certini e F.C. Ugolini, 2021)
Per convenzione, si utilizzano delle costanti idrologiche per caratterizzare la capacità di un suolo a trattenere acqua: in particolare, dalla capacità di campo (FC) e dal punto di appassimento permanente (PWP) possiamo ottenere un’ulteriore costante idrologica, ovvero l’acqua disponibile (AWC) per le piante. La capacità di campo (FC) è la quantità d’acqua che può essere trattenuta per capillarità contro l’azione delle forze di gravità, mentre il punto di appassimento permanente (PWP) è il contenuto d’acqua del suolo al quale le piante appassiscono irreversibilmente. Oltre alle caratteristiche idrologiche del suolo è possibile ottenere ulteriori informazioni che riguardano anche la porosità totale e la capacità d’aria grazie alla misurazione del punto di saturazione.
All’interno del laboratorio di Timesis è possibile effettuare tali misurazioni mediante l’utilizzo di specifica strumentazione quale la vasca di Stackman (Fig. 2) e l’estrattore a pressione ‘Piastre di Richards’ (Fig. 3) di due tipi: a piastra e a membrana. L’estrattore è una speciale camera a pressione dotata di una membrana di cellulosa che lascia filtrare attraverso i suoi pori l’acqua, ma non l’aria, in modo da mantenere al suo interno una pressione costante. Tali strumenti consentono di effettuare le misure dal punto di saturazione (0 bar) al punto di appassimento permanente (15 bar). A monte delle misurazioni occorre la corretta esecuzione del campionamento di suolo indisturbato, con il cilindro di volume noto.
Fig. 2 – Vasca di Stackman e campioni di suolo di volume noto
Fig. 3 – Estrattore a pressione a piastra (Piastre di Richards)
Come eseguire l’estrazione: guida pratica
Informazioni e preventivi
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